Che cos’è l’editing?

Detto in parole povere, l’editing consiste nella messa a punto strutturale, stilistica e contenutistica di un testo. Ma nei fatti è un processo molto più complesso.

Persino dopo estenuanti riletture e rimaneggiamenti, sopravvivono imprecisioni, storture, incongruenze, contraddizioni, alcune quasi impossibili da scovare, altre nascoste in bella vista. Perché succede? Quasi per paradosso, nella maggior parte dei casi è l’estrema familiarità dell’autore con il proprio testo a tradirlo. Scrivere è un po’ come camminare lungo una strada: più la si percorre, meno si fa caso alle buche, ai sassi, agli inciampi… Ci si abitua e li si evita per automatismo. Ma quelli restano, e a un lettore che passasse di lì per la prima volta renderebbero il cammino faticoso e spiacevole, più facile da abbandonare che da portare a termine.

L’editing analizza il testo e “ripulisce il sentiero”, ricercando incongruenze, contraddizioni, incoerenze, falle logiche, buchi di trama, inesattezze argomentative, storture stilistiche, ma anche indicando possibili migliorie. Tutto questo, naturalmente, nel rispetto delle intenzioni artistiche ed espressive dell’autore, che – sarà pure ovvio, ma è bene ribadirlo – avrà sempre il totale controllo sulla propria opera. Lo scopo finale è di rendere il testo nella sua versione migliore.

Ma chi decide qual è la forma migliore del mio testo?

Naturalmente tu.

Se è così, perché dovrei rivolgermi a un editor?

Se ritieni che il tuo testo abbia già raggiunto le sue massime potenzialità e sia privo di difetti, è poco probabile che tu ti rivolga a una figura come la mia, così come è poco probabile che tu finisca su questa pagina.
Ma se sei arrivato fin qui, potrebbe voler dire hai ancora qualche dubbio, o forse ritieni che l’occhio esterno di un professionista possa aiutare la tua opera a esprimersi al meglio; o forse, ancora, vuoi semplicemente un parere.

In ogni caso, sappi che il compito di un editor non è sostituirsi all’autore né tarpare le ali della sua creatività, né tantomeno insegnargli come scrivere la sua storia.
Il compito di un editor consiste nell’affiancarlo nel suo percorso di scrittura in un dialogo continuo che ha al centro non solo la bontà dell’opera in sè, ma soprattutto le ragioni artistiche ed espressive dell’autore. E sarà sempre l’autore a decidere se accogliere o meno le dritte e gli interventi dell’editor,
perché l’autore è padrone della propria opera.

 

 

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Potremo valutare due opzioni:

Macro editing: si tratta di un editing “a maglie larghe”, consigliato per testi in partenza già piuttosto solidi. Analizzerò il tuo testo alla ricerca di punti deboli di struttura, trama e stile, e ti darò suggerimenti generali per migliorare tali aspetti.

Editing approfondito: si tratta di un editing capillare in cui oltre a indicarti eventuali punti deboli della tua opera, interverrò direttamente sul testo con indicazioni mirate, suggerimenti e proposte di miglioria (se necessario, anche di riscrittura).

 

Che cosa non è l’editing?

Partiamo col dire che, per la proprietà transitiva, se la correzione di bozze non è editing, allora l’editing non è correzione di bozze. Ma non è tutto.

Gli autori sono creature strane. Estremamente eterogenee, e tuttavia alla luce della mia esperienza, le posso raggruppare in due grandi categorie.

I gelosi. Vedono in qualsiasi intervento esterno una manomissione del testo al limite dell’inaccettabile. Difficilmente si rivolgono di propria sponte a un editor, e proprio per questo sono quelli che, a prescindere dalle loro capacità, hanno il minor margine di miglioramento.

I generosi. Sono ben lieti di collaborare con un professionista, pensano che affidarsi a un esperto non potrà che esaltare la loro autorialità, non affossarla. Ma soprattutto hanno gli occhi puntati sull’obiettivo: migliorare il proprio testo. Accolgono con spirito critico ogni proposta di miglioria e hanno ben chiare le ragioni per cui accettano questa o rifiutano quella.

Tra essi però si mimetizza un terzo tipo di autore che ha estremizzato la sua disinvoltura e, nel rivolgersi a un editor, gli dà carta bianca aspettandosi che, dove lui trovasse passi problematici, dialoghi impacciati, capitoli inconcludenti o quant’altro, produca anche le riscritture necessarie per risolvere tali problemi.

Se ti riconosci in questo sottogruppo, sappi che non funziona così: l’editing non è ghostwriting, ma soprattutto il testo che affidi a un editor è tuo ed è quindi compito tuo scriverlo e, se necessario, riscriverlo. Naturalmente l’editor ti darà una mano, ti darà dritte e suggerimenti, e potrà anche proporti riscritture di frasi o interi paragrafi, ma la cosa sarà a sua discrezione.

Come funziona il servizio di editing?

Compila il modulo qui sotto e allega il testo in formato .doc o .docx corredato di sinossi (se si tratta di un romanzo) o di una breve presentazione dei contenuti (se si tratta di un saggio, una tesi, un articolo o affini) per ricevere un preventivo e tutti i dettagli sul servizio.

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